giovedì 12 gennaio 2012

PAGELLONE D'AUTUNNO: I PARTE

Bayern Monaco campione d'autunno 2011
BAYERN MONACO-  Doveva essere l'anno del riscatto e -fino a oggi- lo è stato: i bavaresi, reduci da un 2010/2011 decisamente deludente, sono in testa alla classifica, ai quarti di finale della coppa nazionale, si son qualificati con largo anticipo in un girone di Champions fra i più difficili di sempre, e ora, grazie a un sorteggio decisamente benevolo, possono agevolmente ritornare fra le  magnifiche otto d'Europa. La disputa della finale all'Allainz Arena rende ancor più importante il sogno europeo, alimentato quest'estate da un mercato decisamente dispendioso, che, però, non ha colmato alcune evidenti lacune tattiche, come, ad esempio, quella di un centrale difensivo di richiamo internazionale. Nonostante le buone prove offerte in Bundes, la coppia Badstuber-Van Buyten non ha dimostrato di essere all'altezza in campo europeo, e Boateng, com'era preventivabile a inizo stagione, non ha convinto  nel ruolo di centrale difensivo. Ah, come manca Lucio....
In campionato, dopo il clamoroso - così veniva considerato ad agosto- scivolone alla prima in casa contro i fohlen, i bavaresi si son riscattati alla grande, ottenendo un'importante serie di risultati positivi e mettendo in mostra un calcio altamente spettacolare. Prima della pausa novembrina per gli impegni della nazionali, il Bayern, nonostante la vittoria ottenuta a fatica nel derby bavarese contro il neopromosso Ausburg, sembrava padrone incontrastato del campionato.L'infortunio patito da Schweinsteiger nella gara di Champions contro il Napoli, però,  ha nociuto notevolemente ai bavaresi : senza il centrocampista della nazionale il Bayern ha perso due delle cinque partite disputate, la qualità del gioco è scaduta e il trionfo in Bundes, considerato ormai acquisito per buona parte del girone d'andata, non viene dato più per certo, grazie a un BvB decisamente in ripresa e libero - a differenza del Bayern - da impegni europei. Nel mercato di riparazione, oltre al già citato centrale difensivo, servirebbe l'acquisto di un'altra punta di rincalzo, visto che Petersen non ha dimostrato di essere completamente all'altezza nel delicato ruolo di vice-Gomez e su Olic restano ancora parecchi dubbi di natura fisica.
Voto: 8,5    Migliore: Ribery    Peggiore: Boateng

 BORUSSIA DORTMUND- In agosto tutti si ponevano la seguente domanda: riusciranno gli uomini di Klopp a ripetere -se non del tutto almeno in parte- lo splendido campionato 2010/2011? La risposta, nonostante un avvio di stagione tutt'altro che esaltante, è sì. E più il torneo prosegue e maggiore è la consapevolezza che questo Borussia sia in grado contendere il meisterschale al Bayern fino alla fine della Bundes. Non era affatto scontato che i gialloneri fossero ancora protagonisti, specie per l'addio di Sahin e le incognite (giustificate, come il girone d'andata ha dimostrato) relative all'impiego di Gundogan come sostituto. Deludente, semmai, è stato il cammino in Champions, dove gli uomini di Klopp, giunti all'ultimo posto del girone, hanno dimostrato tutta la loro inesperienza. Eppure il girone non era dei più difficili, anche se giocare in campi  complicati da un punto di vista ambientale come Marsiglia e Atene è risultato fatale ai giovani - e inesperti in campo internazionale- calciatori del Borussia. Note particolarmente liete sono arrivate dalle cosidette "seconde linee" : Perisic si è rivelato un buon acquisto, utile per far rifiatare Grosskreutz e gli altri attaccanti esterni, nonostante, specie in Bundes, abbia dimostrato una certa discontinuità; Lewandoski, partito originariamente come riserva di Barrios, ha approfittato dell'infortunio occorso al paraguiano in Coppa America, e grazie a ottime prestazioni - condite dalla bellezza di dodici reti- ha ribaltato le gerarchie, divenendo titolare fisso; Felipe Santana, e qui francamente non vi erano dubbi, ha dimostrato di saper rimpiazzare alla grande l'infortunato Subotic, autore, quest'ultimo, di un inizio di stagione decisamente al dì sotto delle proprie potenzialità. Bene, quando sono stati chiamati in causa, anche Leitner e Lowe,mentre resta aperto il caso Barrios : nel mercato di gennaio resterà al BvB,oppure, dopo annate di onorato servizio, il paraguiano passerà al Wolfsburg? L'esplosione di Lewandoski ( ndr: giocatore che personalmente ammiro sin dalla scorsa stagione) potrebbe indurre qualcuno a ritenere ormai superflua la presenza di Barrios, ma, al momento, non esiste in rosa un'altra prima punta di rincalzo degna di tale nome. E' indispensabile, quindi, trovare un degno sostituto del sudamericano prima di privarsene, ma siamo sicuri che in circolazione ne esistano?
Voto: 7,5    Migliore: Gotze    Peggiore: Gundogan


SCHALKE 04- Diciannove punti conquistati- su ventiquattro disponibili- nelle ultime otto giornate con al timone Huub Stevens, contro i quindici guadagnati - su ventisette disponibili-  nelle prime nove partite (sette sotto la guida di Ragnick e due nell'interregno di Eichkorn). Numeri abbastanza eloquenti che dimostrano la bontà del lavoro svolto dal tecnico olandese, tornato a Gelsenkirchen dopo nove anni trascorsi da moderno girovago del calcio europeo fra Germania, Olanda e Austria. Lo Schalke, pur non brillando per la qualità del gioco espresso, ha dimostrato di essere terribilmente pratico e efficace in fase realizzativa, grazie anche alla mossa tattica apportata da Stevens, che ha arretrato Raul nel ruolo di trequartista ( esterno sinistro in fase di non possesso) dando spazio al giovane finlandese Pukki  (autore di un finale di 2011 particolarmente positivo) al fianco di un Huntelaar tornato prolifico come ai bei tempi dell'Amsterdam Arena. Oltre alla fase offensiva, l'ex allenatore del PSV ha nettamente migliorato il rendimento del reparto difensivo : nelle ultime otto gare i gol incassati sono stati solo sette, contro i quindici subiti nelle prime nove; decisivo, in tal senso, lo spostamento a destra di Howedes e l'inserimento in pianta stabile nella formazione base della coppia Matip-Papadopoulus, duo alquanto anomalo di centrali difensivi che, però, stà dando i suoi frutti. Fondamentale, a livello tattico, il recupero di Jones, messo ai margini da Magath, prima, e Ragnick, poi. L'ex Rovers è l'unico nella rosa dei knappen in grado di poter svolgere il preziosissimo ruolo di frangiflutti davanti alla difesa, figura tattica di cui si è sentita spesso la mancanza nella scorsa stagione. Incredibile, specie per i guai fisici occorsi a Kluge, l'ottusità mostrata da Ragnick, che pur di non  inserire l'americano nella formazione titolare è ricorso a fantasiosi esperimenti tattici nella zona mediana. Positivo anche il percorso nella Europa League, dove è stato centrato agevolmente l'obiettivo dei sedicesimi di finale, in un girone tutt'altro che complicato. 
VOTO: 8    Migliore: Huntelaar  Peggiore: Holtby


BORUSSIA M'GLADBACH: Dodici mesi fa era una squadra completamente allo sbando, con un piede e mezzo in Zweite Liga e priva di un'identità tecnico-tattica. Poi, la svolta : esonerato Frontzeck, arriva sulla panchina dei fohlen lo svizzero Favre, disoccupato da oltre un anno dopo esser stato sollevato dall'incarico di allenatore dell'Hertha nel settembre del 2009. Da quel momento il Borussia compie un'incredibile escalation, passando da una probabile retrocessione(la scorsa stagione) a una possibile qualificazione alla prossima Champions League(in questo campionato). La resurrezione dei fohlen va ascritta, oltre al già citato tecnico svizzero, all'esplosione definitiva del talentuosissimo Marco Reus, il miglior giocatore della Bundes in questa prima parte di stagione. Reus, però, rappresenta anche  il limite principale di questa squadra, capace di grandi prestazioni solo se in campo è presente il diabolico numero undici: dei venticinque gol segnati dai fohlen, ben dieci portano la sua firma, mentre i compagni di reparto Hanke e Bobadilla stanno deludendo, nonostante la attese nei loro riguardi non fossero altissime.Discorso a parte merita De Camargo, falcidiato dagli infortuni, ma comunque positivo nelle poche apparizioni fin qui accumulate. A centrocampo si stanno facendo notare i giovani Neustadter e Herrmann, con quest'ultimo in particolare spolvero (ndr: sentiremo parlare molto in futuro del giovane Patrick). Bene, finalmente anche in Bundesliga, il venezuelano Arango, rigeneratosi quest'estate in Copa America e autore di ben nove assist e tre gol. Chiudiamo con una citazione particolare per il reparto che si è contraddistinto maggiormente, ovvero la difesa: solo undici gol subiti, seconda miglior difesa del torneo, rendimento eccellente della coppia centrale Stranzl-Dante(forse la meglio assortita di questa primo scorcio stagionale) e esplosione definitiva del giovanissimo - classe 92'- ter Stegen; insomma, dietro funziona tutto a meraviglia, anche se, con tutto il rispetto per il ventunenne Jantschke, non guasterebbe l'acquisto di un buon terzino destro. 
VOTO: 9   Migliore: Reus   Peggiore: Bobadilla

 WERDER BREMA:  Dopo un mercato estivo decisamente povero, il Werder ripartiva quest'anno con ben poche ambizioni. L'unico acquisto di richiamo -Ekici- si è rilevato fino ad oggi un flop, mentre si è rivelata una scelta azzeccata  Ignjovski, soprendentemente positivo e autentico jolly di difesa e centrocampo; buone anche le prove di Sokratis, che, nel ruolo di terzino destro con licenza di offendere, sta rinascendo dopo la disastrosa stagione passata all'ombra della "madunina" in maglia rossonera.Dopo un avvio di campionato abbastanza convincente - perlomeno per i risultati ottenuti non certo per la qualità del gioco espresso- la squadra di Schaaf ha mostrato gli antichi vizi che da sempre la contraddistinguono: fase difensiva da oratorio, attacco "Pizza-dipendente" e rendimento esterno decisamente deficitario, nonostante, da quest'ultimo punto di vista, ci siano stati dei lievi progressi rispetto alla scorsa stagione. La cessione di Mertesacker, reduce da un'annata decisamente sottotono, non è stata adeguatamente rimpiazzata e Wolf non si è dimostrato all'altezza di una maglia così prestigiosa, mentre a sinistra, com'era facilmente intuibile già quest'estate, non ha entusiasmato l'ex knappen Schmitz. Se in difesa ci sono state almeno un paio di note liete, a centrocampo si fatica a trovare un nome da salvare: Bargfrede continua a deludere e ha mostrato dei limiti caratteriali imbarazzanti; Hunt, nonostante qualche lievissimo miglioramento rispetto alla scorsa stagione, è troppo discontinuo ; Marin è ormai un'ectoplasma, un giocatore considerato solo due anni fa la maggior promessa del calcio tedesco e finito ora ai margini. L'unico, forse, degno di nota è capitan Fritz, passato in pianta stabile a centrocampo con l'arrivo di Sokratis, e autore di un discreto girone d'andata. Un capitolo a parte merita Wesley: arrivato lo scorso anno dal Brasileirao, dove giocava da centrocampista offensivo se non addirittura da trequartista, è stato impiegato da mediano, terzino e interno di centrocampo, senza mai potersi esprimere nel ruolo a lui più congeniale. Visto il rendimento di alcuni compagni di reparto, resta uno stucchevole mistero il poco utilizzo del calciatore brasiliano, ormai recuperato dall'infortunio occorsogli la passata stagione e positivo nelle poche occasioni in cui è stato chiamato a dare il proprio contributo; ora appare molto probabile un ritorno in Brasile, ma Schaaf si deciderà ad acquistare un giocatore decente in mezzo al campo? Nel reparto offensivo domina Pizarro,autore di ben dodici gol in quindici  partite disputate e protagonista di una stagione strepitosa, una delle migliori della carriera del campione andino, che l'ha consacrato miglior goleador straniero della storia della Bundes, primato che in precedenza apparteneva a Elber. Positivo a sprazzi Rosenberg, mentre Arnautovic continua a deludere. Un quinto posto dignitoso, ma se non verrà migliorato il rendimento esterno, il Werder è destinato a uscire dalla prime sei posizioni che significano qualificazione alla coppe europee; in tal senso, devono suonare come campanelli d'allarme i quattordici gol subiti nelle ultime tre trasferte di Gladbach,Munchen e Gelsenkirchen. Delusione in coppa di Germania, dove Pizza & C. sono clamorosamente usciti al primo turno al cospetto dell'Heidenheim, squadra militante nella dritte liga.
VOTO: 6,5    Migliore: Pizarro  Peggiore: Marin

BAYER LEVERKUSEN: Ci si aspettava molto di più dalle aspirine, reduci da un secondo posto nella passata stagione e con un Schurrle in più nel motore.Il campionato  è stato contassegnato da incredibili debacle ( come ad esempio il clamoroso 1-4 interno contro il Colonia o l'incredibile 0-3 contro il Norimberga) e ben poche soddisfazioni. La zona Champions, assolutamente alla portata di Ballack & C., dista ben sette punti e con questo passo, specie fra le mura amiche, è difficile pronosticare anche una qualificazione all'Europa League. Sul rendimento in campionato  ha certamente influito l'impegno di Champions League, dove le aspirine hanno saputo centrare la qualificazione agli ottavi di finale in un girone tutt'altro che semplice, dove le favorite erano Chelsea (vincitore del girone per un autentico suicidio delle aspirine nell'ultimo turno) e Valencia; particolarmente prestigiosa la vittoria interna ottenuta contro i blues, che ha decretato l'aritmetica qualificazione agli ottavi con un turno d'anticipo. I problemi maggiori sono arrivati dal reparto avanzato, dove si avverte sensibilmente l'assenza di un vero bomber, e dal dualismo -decisamente controproducente- fra Rolfes e Ballack. La  maggior sorpresa è stata Leno, estremo difensore acquistato all'ultimo minuto del calciomercato per sostituire l'infortunato Adler, autore di un grandissimo girone d'andata. In sede di mercato, aspettando i recuperi di Barnetta e Renato Augusto, serve almeno un acquisto per reparto, nella speranza che venga definitivamente risolta la questione Ballack-Rolfes.
VOTO: 6 (ma solo per la qualificazione in Champions)  Migliore: Leno  Peggiore: Schwaab

HANNOVER: Nessuno pretendeva che la squadra allenata dall'ottimo Slomka ripetesse la straordinaria stagione 10/11, culminata con un quarto posto finale dopo aver conteso al Bayern l'ultima piazza utile per la qualificazione in Champions.Il campionato fin qui disputato dall'Hannover è stato ampiamente sufficiente, specie se sommiamo al settimo posto raggiunto in Bundes l'agevole qualificazione ottenuta in Europa League. Se la difesa, ben diretta dall'austriaco Pogatetz, ha saputo dare risposte convincenti (ad eccezzione delle trasferte di Stoccarda e Wolfsburg), l'attacco ha dimostrato di essere troppo "Abdellaoue-dipendente": dei venti gol totali segnati dai rothen, ben nove portano la firma del marocchino naturalizzato norvegese, mentre Konan, autore di ben quattordici reti nella stagione 2010/2011, non si è ancora completamente ristabilito dai problemi fisici accusati la scorsa stagione e ripresentatesi nel pre-campionato; discrete le prestazioni offerte da Schlaudraff nel ruolo di seconda punta, ma, come da tradizione, l'apporto in fase realizzativa è stato sterile. Risulta  indispensabile recuperare Konan, perchè se non segna Abdellaoue, come accaduto nelle ultime giornate, i tre punti non arrivano. Slomka dovrà modificare tatticamente qualcosa, perchè la squadra fa decisamente fatica contro le squadra chiuse, mentre va a nozze quando affronta squadre che giocano a viso aperto( come dimostrano le vittorie interne contro Bayern,Werder e Borussia D.); da migliorare, decisamente, anche il rendimento esterno.
VOTO: 6,5   Migliore: Sergio Pinto  Peggiore: Ya Konan

STOCCARDA: Campionato tranquillo per gli svevi, anche se la stagione è stata  positiva  fino al pareggio interno (molto fortunato) contro il Dortmund:  nelle successive sei partite, le ultime del girone d'andata, la squadra di Labbadia ha raccimolato una sola vittoria ( faticando contro l'Augusta), un pareggio ( in casa contro il Colonia) e ben quattro sconfitte. Un finale decisamente negativo, che ha oscurato quanto è stato fatto di positivo nella prima parte della stagione. Labbadia ha optato per un 4-2-3-1 in grado di esaltare le caratteristiche degli esterni Harnik e Okazaki, autori- specialmente l'austriaco- di un girone d'andata decisamente positivo. Il modulo prescelto, però, non ha dato i frutti sperati a livello offensivo, dove la punta prescelta di volta in volta, non ha mai avuto adeguata assistenza per vie centrali, complice anche la scarsa vena fin qui mostrata dal trequartista ungherese Hajnal; varrebbe la pena insistere nel proporre sulla trequarti il buon Gentner, che, complici le buone prestazioni offerte sulla sinistra da parte del giapponese Okazaki, viene ormai considerato da Labbadia un autentico jolly del centrocampo, in grado di giocare sia sulla mediana che sulla trequarti. Dal centrocampo arriva la nota più positiva di questa prima parte di stagione, ovvero  Qvist. Arrivato per quasi quattro milioni dal Copenaghen, il mediano danese è riuscito a  ritagliarsi un ruolo da protagonista, grazie a una serie di ottime prestazioni che l'hanno fatto diventare titolare inamovibile della squadra sveva. Le noti dolenti arrivano dal reparto avanzato, o meglio dalle prime punte: Cacau, che gode di poca fiducia da parte di Labbadia, non ha reso quanto atteso per il secondo anno consecutivo, anche se le prestazioni delle ultime partite lasciano sperare in un 2012 decisamente migliore; Pogrebnyak sta giocando la più brutta stagione da quando è arrivato in Bundes, e sembra ormai prossimo a dire addio alla maglia biancorossa. Labbadia spera nel pieno recupero di Schieber, lo scorso anno protagonista assoluto con il Norimberga e rientrato nelle ultime partite dopo un lungo infortunio, ma è indispensabile qualche ritocco in attacco, oltre all'acquisto di un buon trequartista.
VOTO: 6  Migliore: Kvist  Peggiore: Gebhart

6 commenti:

  1. Bayern 8
    Gomez - Badstuber

    BVB 7
    Lewandowski - Gündogan

    Schalke 7.5
    Huntelaar - Holtby

    Borussia M'gladbach 9
    Reus - Bobadilla

    Werder Brema 6.5
    Pizarro - Marin

    Bayer Leverkusen 5.5
    Leno - Reinartz

    Hannover 6.5
    Abdellaoue - Ya Konan

    Stoccarda 6
    Ulreich - Gebhart

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  2. Credo che il Werder Bremen sia per eccellenza il tipo di squadra che, come si suol dire, "vive alla giornata".

    Si vede lontano un miglio che non hanno uno straccio di programmazione. Stanno distruggendo (anzi, Allofs sta distruggendo) tutto quello che di buono aveva fatto Thomas Schaaf in questi anni...vedi i successi in DFB-Pokal, il Meister Schale e la Finale di Coppa Uefa, poi purtroppo persa contro lo Shakhtar Donetsk.

    La squadra è "leggerissima" e devono ringraziare Pizarro se non sono in una anonima posizione di metà classifica anziché in lotta per un posto in Europa. In più Allofs ogni anno la infarcisce di figuranti come i due già noti Arnautovic e Wesley (quest'ultimo, è notizia di questi giorni, vuole andarsene e siamo sicuri che nessuno lo rimpiangerà).

    Insomma, più o meno con gli altri voti sono d'accordo con Renzo ma il Werder personalmente lo boccio su tutta la linea.

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  3. Ciao Kurbju. Il mio voto positivo è relativo al quinto posto finale, ma come avrai potuto notare non ho certo lesinato critiche al mio amato Werder. Non c'e' programmazione da diversi anni: Allofs è il principale responsabile, ma io qualche colpa l'addebito anche a Schaaf, perche va bene il calcio offensivo ma non puoi continuare a far giocare a livello difensivo la squadra in questo modo o proporre all'infinito una pippa come Bargfrede a fare da filtro fra la mediana e la difesa. Su Wesley non mi trovi d'accordo, anche perche il brasiliano in patria giocava da trequartista mentre a Brema Schaaf l'ha impiegato in qualsiasi ruolo( ricordo lo scorso anno finamai da terzino destro)fuorchè quello di competenza. Pienamente d'accordo su Arnautovic. Il 6,5 è solo per l'attuale piazzamento, che se fosse replicato a fine anno significherebbe europa league, obiettivo che pareva decisamente ambizioso a inizio anno

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  4. Su Wesley sono d'accordo con renzo.
    Hai ragione Kurbjuweit quando dici che non se ne sentirà la mancanza, ma ho l'impressione che non sia stato messo di dimostrare minimamente il suo valore. Che fosse ottimo o scarso. Non c'è stato modo di inquadrare questo giocatore.

    Non era partito malissimo. Certo, è stato presentato come successore di Özil e questo non esiste.

    Sembrano passati vent'anni dal Werder di Micoud, Ailton, l'anno dopo di Klose; invece non era poi così tanto tempo fa.

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  5. Che poi è un peccato che in questi ultimi anni il Werder abbia rallentato la sua crescita. Insomma, le partecipazioni alla Champions League avevano anche rinfrescato le casse societarie (tant'è che alcuni vecchi articoli parlano di un bilancio decisamente florido) però poi lo sappiamo che i club tedeschi difficilmente fanno il passo più lungo della gamba.

    In soldoni: se c'è da vendere a cifre succulente si vende ma di reinvestire il denaro non se ne parla, o per lo meno lo si fa in minima parte. Adesso stiamo citando il Werder ma nello stesso identico modo hanno agito nel corso degli anni anche altri club tedeschi. Lo stesso Bayern non è esente da questa lista: incassi record ma braccino corto in più di un'occasione.

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  6. Sul braccino corto delle compagini tedesche credo siamo tutti(io,te e Kopke) d'accordo.Nel caso specifico, a parziale attenuante, va detto che la società ha dovuto sopportare costi ingenti per la ristrutturazione dello stadio, a cui vanno sommati anche degli evidenti errori di calciomercato ( 7 mln spesi per Wesley,8 mln per Marin,6,5 mln per Arnautovic,5 mln per Ekici, per non parlare del must della minchiate di Allofs ovvero gli 8 mln spesi per Carlos Alberto); insomma, si è puntato su giocatori che poi non hanno reso quanto atteso.

    Io resto convinto che, dopo tanti anni, c'è bisogno di ripartire da zero, ringraziando la coppia Allofs-Schaaf per quanto fatto e provando a costruire una squadra con prospettive a medio-lungo termine, a costo di partire ad handicap come è capitato quest'anno all'Amburgo. Non credo,però, la pensi alla stessa maniera Jurgen Born, e quindi che Dio ci conservi il "Pizza"!

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