lunedì 28 maggio 2012

Convocazioni diramate!


Proprio poche ore fa discutevamo su chi potessero essere i quattro ad essere esclusi dalla lista per EURO 2012.

La data delle convocazioni definitive era domani, 29 maggio, ma il CT ha anticipato tutti.

Gli esclusi sono: Marc - Andre ter Stegen, Sven Bender, Julian Draxler e Cacau.

Ci si poteva aspettare l'esclusione di ter Stegen e Draxler.

Totalmente inaspettate invece quelle di Sven Bender e Cacau.

Si pensava infatti sarebbe stato il gemello del Bayer Leverkusen, Lars, a lasciare la rosa. Forse avrà influito il fatto che Sven Bender sia rientrante da un brutto infortunio.

La scelta ancor più sorprendente è quella di lasciare a casa il tedesco naturalizzato Cacau.
Non tanto per il valore assoluto, quanto piuttosto perchè la Germania, con questa esclusione, si troverà ad affrontare gli Europei con due soli attaccanti di ruolo di cui uno (Klose) tutt'altro che al 100 %.

Visti i risultati del sondaggio si può dire che gli utenti di BundesAktuell sono d'accordo solo sull'esclusione di Draxler (3 voti). Gli altri tre più votati erano stati: Zieler (4 voti su 4), Schmelzer (3 voti) e uno tra Lars Bender e Ilkay Gündogan.

Questa la lista completa:

Portieri: Manuel Neuer (FC Bayern München), Tim Wiese (SV Werder Bremen), Ron-Robert Zieler (Hannover 96).
Difensori: Holger Badstuber (FC Bayern München), Jérôme Boateng (FC Bayern München), Benedikt Höwedes (FC Schalke 04), Mats Hummels (Borussia Dortmund), Marcel Schmelzer (Borussia Dortmund), Philipp Lahm (FC Bayern München), Per Mertesacker (Arsenal FC).
Centrocampisti: Lars Bender (Bayer 04 Leverkusen), Toni Kroos (FC Bayern München), Thomas Müller (FC Bayern München), Mesut Özil (Real Madrid CF), Sami Khedira (Real Madrid CF), Marco Reus (VfL Borussia Mönchengladbach), André Schürrle (Bayer 04 Leverkusen), Bastian Schweinsteiger (FC Bayern München), Mario Götze (Borussia Dortmund), İlkay Gündoğan (Borussia Dortmund).
Attaccanti: Miroslav Klose (S.S. Lazio), Mario Gomez (FC Bayern München), Lukas Podolski (1. FC Köln).

62 commenti:

  1. Ne ho individuati 2, Draxler e Cacau, mentre riguardo i Bender ho solo sbagliato fratello. La conferma di Zieler invece non me l'aspettavo: forse alla fine i 5 gol svizzeri hanno avuto il loro peso.

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  2. Circa gli attaccanti in rosa, penso che Loew si giocherà Podolski terza punta. Perchè con Reus, Schurrle, Goetze, Kroos, Mueller e Oezil la trequarti è completa.

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  3. A questo punto si. Tanto Podolski ha giocato punta nel 4-2-3-1 nel Colonia quando Novakovic era fuori.

    Su ter Stegen: il premio era la preconvocazione dunque. Ha voluto continuare con i tre portieri che hanno fatto l'ultimo anno in Nazionale.
    Può anche starci come scelta.

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  4. Ero convinto che Schmelzer sarebbe rimasto in rosa perchè è l'unico terzino di ruolo insieme a Lahm!

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  5. Io ero convinto fosse sacrificabile per due ragioni:

    - è terzino sinistro e a sinistra può starci benissimo Lahm

    - Howedes e Boateng possono giocare terzini e sono più bravi nella fase difensiva..

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    1. Credo che Schmelzer farà la riserva di Lahm, mentre a destra giocherà Boateng. Al centro Badstuber e Mertesacker (o Hummels). Howedes come alternativa a Boateng o ai due centrali.

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    2. Oppure

      Lahm - Badstuber - Hummels - Howedes

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  6. Salve a tutti. E' la prima volta che scrivo in questo blog che ho scoperto giusto ieri, e innanzitutto mi complimento per l'ottimo lavoro svolto per quel che ho potuto vedere, articoli ben scritti e molto interessanti.
    Sono anch'io un appassionato di bindesliga e della nazionale tedesca, ed è sempre bello poter condividere le proprie idee su questi temi.
    Commentando quindi l'articolo riguardo le esclusioni, ritengo che siano abbastanza ragionevoli.
    Per quanto riguarda i portieri, tenendo Wiese per l'esperienza, l'esclusione di ter Stegen in favore di Zieler ci sta, e se fosse accaduto il contrario per me era lo stesso, in fin dei conti parliamo del terzo portiere.
    Draxler era un novizio, e già essere presente fra i 27 è un motivo di soddisfazione: il futuro è suo. Discorso analogo per Gundogan. Su Sven Bender credo anch'io che abbia pesato l'infortunio, e quindi giusto orientarsi sul gemello, che ha già accumulato qualche presenza.
    Su Cacau, direi che ha stupito parzialmente anche me, però siamo sicuri che, in caso di necessità, Podolski o anche Reus come punta farebbero peggio di lui? Non credo, quindi tutto sommato va bene così.
    Ancora complimentoni per questo splendido blog!!

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  7. Riguardo Cacau devo dire che mi spiace per Max, visto che è un giocatore dello Stoccarda di cui è tifoso. Però con la maglia sono tutti tedeschi senza distinzione di club. Io sarei pronto a sacrificare i miei bavaresi se quelli del Dortmund, per dire, si dimostrassero più in palla. Speriamo bene, perchè ci è toccato il girone della morte!!!

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  8. Intanto, complimenti Köpke... hai pubblicato la notizia con un tempismo eccezionale!

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  9. Devo dire che, malgrado la brutta prestazione contro la Svizzera, non mi sarei aspettato l'esclusione di ter-Stegen. Speriamo che a livello psicologico, il numero uno del Gladbach non ne risenta.

    Per il resto non ci sono sorprese e le scelte di "Jogi" sono condivisibili.

    p.s. Visto che non l'ho fatto in precedenza, saluto adesso con un Benvenuto tutti i nuovi utenti che partecipano al blog!

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  10. Paradossalmente io pensavo che ter Stegen avesse più possibilità dopo la brutta partita di sabato..

    Se avesse giocato bene. Ottimo per lui, il premio lo aveva avuto ok.

    Avendo giocato male pensavo Jogi avrebbe tenuto in considerazione un eventuale contraccolpo psicologico che è quello di cui parli tu ora Kurbjuweit.

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  11. Avevo preso solo Draxler..... credo. Che delusione riguardo a Cacau sembrava un punto fermo cme riserva sorpresa.... mi spiace molto era la sua ultima possibilità per un torneo Internazionale, che peccato... e andche ter Stegen so OK 5 goal al debutto ma dopo una grande stagione.... no no Jogi non mi trova d'accordo, ma ovviamente come si dice è lui il Boss. Solo che per Kaba mi spiace davvero tanto dal punto di vista umano allora non avrebbe dovuto nemmeno chiamarlo, puoi rimandare a casa un giovano che tanto può prendere anche la preconvocazione come un segno di interesse e possibilità futura, ma se chiami uno all'ultima possibilità di carriera e poi lo fai tornare a sopresa a casa n non credo sia stato corretto...

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  12. Anche a me spiace per Cacau però faccio due considerazioni:

    - ha avuto comunque la soddisfazione di giocare e segnare ad un Mondiale.

    - secondo me Low l'ha chiamato non in prospettiva di tagliarlo. Sennò non avrebbe mai fatto la considerazione sul 'joker' per motivare la sua convocazione.

    Quindi le possibilità sono due:

    - l'ha visto davvero male.

    - viste le condizioni fisiche precarie del centrocampo con Schweinsteiger che viene da una stagione travagliata ha preferito tenere un centrocampista in più e togliere lui.

    Anche perchè, per le loro caratteristiche e per la stagione disputata, Schürrle, Goetze e Reus non erano sacrificabili perchè sono giocatori che, partendo dalla panchina, ti possono davvero cambiare la partita. Chi con la velocità, chi con il tiro da fuori..

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  13. Si certo aveva una bella e giovane concorrenza nel ruolo di jolly li davanti, va beh dai speriamo così che abbia ragione. Per me ovviamente c'era un discorso di tifo di Club aggiunta al fatto che cacau è sempre stato per varie ragioni tecniche ma soprattutto caratteriali tra i miei preferiti di sempre. Ma qui c'è il bene comune della Mannschaft in gioco quindi ripeto speriamo.....

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  14. Cacau l'ho sempre ammirato per l'impegno ma anche per la coerenza.

    Alla fine lui è uno dei pochissimi giocatori che non si è fatto naturalizzare per giocare in Nazionale (è stato convocato anni dopo), ma in quanto era più legato alla Germania piuttosto che al Brasile.

    Tant'è che canta l'inno..

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  15. Salve a tutti.
    Ho scoperto questo blog giusto un paio di giorni fa e mi complimento vivamente con l'autore per l'ottimo lavoro svolto.
    Sono anch'io appassionato di calcio tedesco, sia campionato che nazionale, un po' a tutti i livelli ed anche femminile. Ed è sempre un piacere poter condividere i propri pensieri su questi temi.

    Commentando quindi le scelte di Low, ritengo che tutto sommato siano ragionevoli, così come lo sarebbero state se anche avesse selezionato i 4 esclusi, tagliandone altri. In fin dei conti i valori dei giocatori coinvolti, secondo me, sono abbastanza simili e quindi va bene così. Certo dispiace anche a me per Cacau, umanamente, ma credo che in caso di necessità Podolski e lo stesso Reus possano cavarsela bene come centravanti.

    Ancora complimentoni per questo bellissimo blog!

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    1. Un benvenuto a Green anche da parte mia.
      C'è una squadra tedesca di club per la quale fai espressamente il tifo?

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    2. Grazie per il benvenuto, devo dire che non ho un club ben preciso per il quale tifo, una volta era il bayern ma adesso non ho espresse preferenze. Ciò che più mi interessa è che i vari club facciano bene in Europa, e ben venga se vi sono delle "novità" ogni anno. Ritengo che per il bene della Bundesliga è positivo se vi sono squadre diverse a giocarsi il titolo.
      Diciamo comunque che, per quanto accaduto nel 2002, ho un debole per il leverkusen, al quale auguro di riprendersi il prima possibile quanto gli è sfumato in quel maledetto maggio di dieci anni fa...

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    3. Anch'io seguo il calcio tedesco a 360°, oggi molto meno di qualche decennio fa a dire il vero (sono del '67), tuttavia il primo amore del Bayern non si scorda mai. Quello che amo del Bayern, e che mi permette di passare sopra ai pochi trofei internazionali vinti negli ultimi tempi, è quel rapporto mai reciso con la tradizione che fa sì che la società resti pur sempre una casa e una famiglia per i campioni del passato. Oltre a ciò ho piacere che l'identità bavarese non sia venuta meno, in tempi globalizzati come questi.

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    4. Potresti scriverci un libro con tutti questi aneddoti Florian!

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    5. caro Florian, la Baviera è una terra straordinaria, e anche a me fa molto piacere che l'FCB abbia costruito la propria ossatura con giocatori del vivaio. Purtroppo in campo europeo la fortuna non ha sorriso loro, anzi si è proprio dileguata, ma a Monaco devono essere orgogliosi del prorio lavoro! e speriamo che l'anno prossimo vada meglio

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  16. Benvenuto Green68 e grazie per i complimenti!!
    Spero tu ti possa trovare bene qui.

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    1. Ti ringrazio, e vedendo il tenore dei commenti sono convinto che mi troverò bene

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  17. Ciao e benvenuto Green! E poi volevo anche ricordare che uno di noi di questo Blog, credo sia Wölfe, mi pare avesse detto di essere di Forlì o li vicino spero stia bene visto che credo sia una zona colpita anche se non proprio l'epicentro del terremoto.

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    1. Speriamo che l'amico Wölfe ci dia a breve buone notizie.

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    2. Grazie Max.
      anche qui nel veneziano la scossa si è sentita, quello che più sconcerta è che sembrava che la pianura padana non fosse zona sismica ed invece... speriamo bene, ed un pensiero naturalmente per le vittime

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  18. Visto che questo post tratta di convocazioni ne approfitto per riportare alla luce un fatto particolare riguardo la spedizione della Germania Ovest per i mondiali di Spagna 1982.

    In quella occasione l'allenatore Jupp Derwall decise di portare con sè solo 19 dei 22 convocati. Infatti Thomas Allofs, Stefan Engels e Holger Hieronymus restarono in Germania pronti a raggiungere i compagni in caso di necessità. Derwall giustificò quella decisione dicendo che i suddetti elementi, poichè erano destinati ad essere perennemente esclusi, era meglio che rimanessero in Germania piuttosto che nelle loro stanze d'albergo!
    Un azzardo pazzesco, anche perchè la Germania in quella competizione arrivò in finale con gran dispendio di energie e con alcuni suoi importanti uomini mezzi infortunati (Hansi Mueller, Rummenigge).

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    1. Hai tirato fuori una perla Florian! certo oggi sarebbe impensabile lasciare a casa dei giocatori e non completare la rosa. mah, un azzardo davvero incomprensibile

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  19. Non c'entra nulla...ma è vero che quel rimbambito di Horst Heldt ha dichiarato che abbiamo un budget di soli 5 mln??Siamo veramente presi così???Con tutti i soldi tra Champions,Europa League,Neuer ecc... dovremmo spenderne come minimo una ventina e invece...va bene,dai,evidentemente stiamo cercando di fare la fine del Colonia

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    1. Pare..

      http://www.bild.de/sport/fussball/schalke/heldt-darf-nur-fuer-5-mio-einkaufen-24367606.bild.html

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    2. Qui (http://www.bild.de/sport/fussball/schalke/baggert-an-van-der-vaart-24382370.bild.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter) però sempre la Bild dà un interesse per van der Vaart.

      Una delle due è una bufala. Più probabile questa vista la storia recente del mercato tedesco.

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    3. Conoscendo i nostri dirigenti incapaci,so già che van der vaart non verrà...perchè i nostri piani per l'anno prossimo hanno come obbiettivo la retrocessione.

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  20. Scusate se torno un po' indietro ma secondo voi la retrocessione dell' Hertha Berlino è tutta colpa di Preetz o anche Rehhagel c'entra?

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  21. Torniamo indietro nel... 1980.

    La Germania Ovest che si appresta a partire per i Campionati Europei in Italia ha dovuto modificare in maniera inaspettata la sua rosa.
    Il ruolo più delicato è quello del portiere, scoperto dopo che Sepp Maier, causa un gravissimo incidente stradale patito nel luglio del 1979, è costretto a lasciare la nazionale e il calcio giocato. Privo del suo vecchio campione, che era divenuto anche capitano dopo l’abbandono di Vogts, l'allenatore Derwall si affida prima a Burdenski e quindi a Nigbur, dello Schalke 04. Tuttavia ad appena due mesi dalla spedizione in Italia anche Nigbur si infortuna gravemente, mentre Burdenski si ritrova incredibilmente retrocesso in 2. Bundesliga con il Werder Brema! Privo in pochi mesi dei suoi tre portieri, il trainer tedesco è costretto a lanciare quindi il numero uno del Colonia, Harald Schumacher. Questi, dopo uno scampolo di partita nel ’79 in sostituzione di Maier, si gioca così il suo primo incontro da titolare nel match che immediatamente precede la spedizione europea! Come se non bastasse, per secondo e terzo portiere vengono convocati due ragazzini che non hanno alcuna esperienza nella nazionale maggiore: Eike Immel del Dortmund e Walter Junghans del Bayern Monaco.
    Ma non è finita qui, perché altri due titolarissimi di quella Germania dovettero mancare sul filo di lana, per infortunio, l’importante appuntamento europeo. Il primo è il centravanti Klaus Fischer, che si rompe una gamba e perciò viene sostituito in extremis da un Horst Hrubesch dell’Amburgo che deve ancora esordire con la maglia bianca; il secondo è il fortissimo mediano Rainer Bonhof, una delle colonne della squadra tedesca, che si infortuna anche lui ad un passo dalla convocazione. Alla fine partirà con tutta la squadra senza speranze di poter giocare. Nel suo ruolo viene utilizzato non l’esperto Cullmann, ma il giovane terzino sinistro del Kaiserslautern Hans-Peter Briegel, anche lui con alle spalle pochissimi gettoni di presenza nella “mannschaft”.
    La Germania Ovest che parte per gli europei del 1980 è così una squadra mancante di tre titolari considerati inamovibili (Nigbur, Bonhof, Fischer), con tanti giovani sconosciuti a livello internazionale, alcuni dei quali privi d’una pur minima esperienza in prima squadra. Vincerà però la competizione, incantando e stupendo tutti

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    1. Non a caso sull'album Panini Italia 1980, tra i componenti della squadra tedesca sono immortalati Nigbur, Burdenski, Bonhof e Fischer... ma anche Dieter Hoeness, che mancò la convocazione a vantaggio di Hrubesch!

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  22. Florian, ti va partendo da queste righe di scrivere un post su quella Germania che vinse gli europei nel 1980?
    Magari in cui parli delle partite più importanti.

    Poche righe, se ti va.

    Le pubblichi qui e io le posto come articolo nel blog.

    Essendo ormai fra pochi giorni la manifestazione sarebbe un'ottima cosa.

    Ti posterei anche solo queste righe ma ho la sensazione che avresti ancora qualcosa da scrivere..

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    1. Ok, ci provo. Domani però, stasera non mi ci posso dedicare.

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    2. Si, chiaramente solo se hai tempo, voglia e cose da scrivere..e senza fretta.

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  23. L'Augsburg ha fatto bene a prendere l'allenatore del Jahn promosso in Zweite secondo voi?

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    1. Bella domanda.
      A Regensburg ha fatto un ottimo lavoro, bisogna vedere se riuscirà a ripetersi.

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  24. Ma è vero che Kalou è un nostro obbiettivo di mercato??Un altro giocatore offensivo non ci serve : abbiamo bisogno di difensori,secondo me.

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    1. Pare di si e sono d'accordo sul fatto che le priorità dello Schalke siano altre.

      Certo, van der Vaart invece ti fa la differenza.

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    2. sì infatti, vabbè che sarebbe a parametro zero però kalou non vale la pena, e non capisco che intenzioni abbia lo schalke per il mercato. mmm.. se invece arrivasse a van der vaart sarebbe un ottimo colpo

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    3. Le nostre intenzioni sono molto chiare,invece...fare la fine del Colonia e del Kaiserslautern. Finchè gente come Heldt resterà al comando,non avremo nessuna speranza di vincere lo Schale. Non esiste che una squadra che ha fatto le SEMIFINALI di Champions League investa 5 mln di €.

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  25. Dalla delusione argentina al trionfo di Italia ‘80
    L’inarrestabile cavalcata della giovane Germania di Derwall

    di Florian

    Per la Germania Ovest, data per favorita al Campionato mondiale di calcio di Argentina ’78, l’inaspettato flop che la vide esclusa dalle prime quattro squadre finaliste rappresentò la chiusura di un ciclo forse ineguagliabile per tasso tecnico e vittorie conseguite. Tornato in patria, il leggendario Helmut Schön, allenatore dei bianchi dal lontano 1964, lasciò la panchina al vice Jupp Derwall, chiamato a ringiovanire la squadra e a riportarla immediatamente al successo. Il prossimo appuntamento erano gli Europei che si sarebbero tenuti due anni dopo in Italia.
    Derwall ereditò una squadra ancora orfana di Franz Beckenbauer. Il “Kaiser” aveva detto addio alla nazionale nel febbraio del 1977 e al suo posto Schön, dopo vari esperimenti rivelatisi infruttuosi, aveva deciso di puntare su Manfred Kaltz. Il giocatore dell’Amburgo, pur non sfigurando al centro della difesa, era comunque un ripiego, avendo caratteristiche diverse che lo portavano a giocare nel suo club come terzino destro d’attacco. Dopo i mondiali argentini, il nuovo allenatore riportò Kaltz al suo ruolo naturale, una casella lasciata oltretutto vacante dal ritiro di un altro grande senatore, il “mastino” Berti Vogts. Come libero venne inizialmente schierato Gerd Zewe del Fortuna Düsseldorf, ma, dopo i primi deludenti pareggi nelle qualificazioni europee con Malta e Turchia, Derwall si decise ad arretrare nel ruolo il centrocampista Bernd Cullmann, da tempo nel giro della nazionale.
    Un’altra scelta difficile fu quella relativa alla maglia numero nove. Perso il grande Gerd Müller, dopo Monaco ’74, Schön aveva provato vari sostituti senza grandi soddisfazioni. Nel 1976, per la fase finale del Campionato europeo tenutasi in Jugoslavia, si era portato dietro, senza crederci granché, il capocannoniere del Colonia, omonimo del grande Gerd, l’allora ventiduenne Dieter Müller. Quest’ultimo fu capace in una partita e mezza di segnare ben quattro reti e di portare la Germania Ovest alla finale, perduta poi ai rigori, con la Cecoslovacchia. Tuttavia il difficile rapporto personale con Schön lo portò a giocarsi il posto, nelle qualificazioni ai mondiali e poi nella fase finale di questi, col più esperto e non meno prolifico Klaus Fischer, dello Schalke 04. Nonostante sia Müller che Fischer avessero in Argentina deluso le attese, Derwall decise di concedere fiducia al secondo, mentre il più giovane Müller, al pari di Flohe, Beer, Hölzenbein, Schwarzenbeck e Vogts, lasciava definitivamente la nazionale.

    (continua)

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  26. (seconda parte)

    Tra gli altri veterani della spedizione mondiale richiamati da Derwall c’erano il terzino Bernd Dietz (Duisburg), il centrocampista Herbert Zimmermann (Colonia), Sepp Maier (Bayern), l’inossidabile portiere che ereditava la fascia di capitano da Vogts, le giovani ali Abramczik (Schalke) e Rummenigge (Bayern), il brillante fantasista Hansi Müller (Stoccarda). Accanto a questi uomini già collaudati vennero chiamati alcuni giovanissimi esordienti, come il talentuoso Karl-Heinz Foerster, granitico stopper dello Stoccarda, e Klaus Allofs, guizzante attaccante del Düsseldorf.
    Un’altra novità nella conduzione di Jupp Derwall fu quella di riaprire le porte della nazionale tedesca ai cosiddetti “legionari”, ovvero coloro che militavano nei campionati stranieri. Venne così recuperato il centrocampista Uli Stielicke, del Real Madrid, e non si rinunciò al forte mediano Bonhof, solo perché era partito anche lui per la Spagna, dove giocava nel Valencia. Pollice verso, però, nei confronti di Paul Breitner, i cui rapporti con il calcio tedesco sono sempre stati burrascosi.
    Dopo le prime partite il dualismo tra Abramczik e Rummenigge, che si protraeva dal mondiale scorso, venne risolto definitivamente con l’esclusione del primo e l’inserimento in rosa del compagno d’attacco di Kalle al Bayern, il roccioso Dieter Hoeness. Con questa ossatura la nuova Germania di Derwall, dopo qualche incertezza, iniziò a macinare vittorie su vittorie. Il nuovo allenatore dimostrò di non aver timore di lanciare giovani talenti ancorché inesperti facendo debuttare un altro ragazzino assai promettente, il biondissimo centrocampista del Colonia Bernd Schuster. Vennero gradualmente inseriti nella rosa anche Bernd Foerster, fratello di Karl-Heinz e come lui difensore dello Stoccarda, e tre centrocampisti dell’Amburgo che nel ‘79 si laureava campione della Bundesliga: Hartwig, Memering e Groh. Con questi uomini il primo anno di Derwall si chiuse registrando 5 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta.
    A luglio, però, un gravissimo incidente automobilistico costrinse Maier a dare anzitempo l’addio al calcio giocato. In prima squadra venne così promosso il “secondo” Dieter Burdenski (Werder Brema) e Dietz fu designato come nuovo capitano. Mentre si susseguivano le vittorie sul campo (alla fine saranno sette di fila!), ai primi mesi dell’80 Fischer si ruppe una gamba e Burdenski pagò la crisi del suo club che finirà l’anno inaspettatamente retrocesso. Vennero chiamati in loro sostituzione Horst Hrubesch, il gigantesco anche se poco tecnico centravanti dell’Amburgo, e Norbert Nigbur, portiere dello Schalke 04, già in rosa ai mondiali del ‘74.
    Tuttavia, ad appena due mesi dalla spedizione in Italia, anche Nigbur si infortunò gravemente e Derwall si trovò costretto a lanciare in prima squadra il numero uno del Colonia, Harald Schumacher, nonostante fosse poco meno di un debuttante assoluto. E a completare la terna di portieri per l’imminente europeo vennero convocati Eike Immel (Dortmund) e Walter Junghans (Bayern) che non avevano alcuna esperienza nella nazionale maggiore!

    (continua)

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  27. (terza parte)

    Purtroppo per i tedeschi, poco prima che la squadra partisse per l’Italia, si infortunò anche Bonhof, che farà parte della spedizione italiana pur impossibilitato a giocare . Nel suo ruolo venne adattato, con ottimi risultati, il giovane terzino sinistro del Kaiserslautern, Hans-Peter Briegel, anche lui con pochissimi gettoni di presenza alle spalle. Vennero convocati da Derwall anche il giovanissimo mediano del Borussia M’gladbach, Lothar Matthaus, destinato ad una luminosa carriera, l’ala Del’Haye, suo compagno di club, e i centrocampisti Magath (Amburgo) e Votava (Dortmund). Rimasero invece in Germania Hartwig, Groh e Dieter Hoeness, nonostante quest’ultimo avesse vinto la Bundesliga con il Bayern. Derwall & Co. partivano così per gli Europei di Roma privi di alcuni esperti titolari e con tanti giovani talenti sconosciuti a livello internazionale.
    Il Campionato europeo di Italia ’80 si presentò con una formula diversa dalle precedenti: 8 squadre partecipanti alla fase finale divise in due gironi, le vincenti dei quali si sarebbero affrontate nella finalissima. I tedeschi erano inseriti nel Gruppo A, insieme a Cecoslovacchia, Olanda e Grecia. Il Gruppo B vedeva invece l’Italia, padrona di casa e favorita per la vittoria finale, l’Inghilterra e il Belgio.
    Nella loro partita inaugurale contro la Cecoslovacchia, i bianchi di Derwall portarono a casa una vittoria prevista senza però impressionare granché. Messi in campo con un prudente 4-4-2, con Bernd Foerster a coprire a destra le avanzate di Kaltz, Stielicke in regia e davanti due attaccanti di movimento quali Rummenigge e Allofs, i tedeschi riuscirono a superare i loro non trascendentali avversari solo grazie ad un preciso colpo di testa di Rummenigge che insaccò in rete uno splendido cross di Müller. Nell’incontro successivo con i più pericolosi olandesi, Derwall rimescolò le sue carte affidandosi al tradizionale 4-3-3. Escluse Cullmann dall’undici inziale arretrando Stielicke a libero e mettendo Schuster in cabina di regia. In avanti, quale ultimo finalizzatore della manovra, venne schierato Hrubesch. Con questa formazione la Germania cambiò volto e giocando un ottimo calcio annichilì l’Olanda con tre reti firmate dall’opportunista d’area di rigore Klaus Allofs, prima di soffrire negli ultimi dieci minuti quando gli avversari recuperarono due gol. Grazie al tre a due finale gli uomini di Derwall potevano accontentarsi anche di un pareggio coi modesti greci per agguantare la finale. Nel suo terzo incontro la Germania si preoccupò così di gestire senza affanno il risultato. Derwall mise prudentemente a riposo Allofs, Schuster e Dietz, dando spazio a qualche rincalzo. Finì zero a zero, come previsto, mentre il Girone B vide l’Italia cedere al sorprendente Belgio la finale dopo un’estenuante lotteria di rigori.

    (continua)

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  28. (quarta e ultima parte)

    Il 22 giugno, a Roma, la Germania Ovest si trovò dunque in finale contro un avversario che le era sulla carta inferiore, ma arcigno, che nulla concedeva allo spettacolo pur contando tra le sue fila giocatori di qualità come il portiere Pfaff, il terzino Gerets, il vecchio centrocampista Van Moer e l’attaccante Ceulemans. I tedeschi, che ripresentavano la stessa formazione che aveva sconfitto l’Olanda, partirono subito d’attacco e al 10’ erano già in gol con Hrubesch, che con un tiro secco di destro finalizzava una meravigliosa azione di Schuster. Tuttavia il Belgio non si scompose, confermandosi squadra difficile da affrontare. E nonostante i tedeschi macinassero più gioco, il primo tempo si concluse con un solo gol a loro favore. Nella ripresa la pressione della Germania si allentò e i belgi riuscirono ad approfittarne grazie ad un perforante contropiede che al 72’ procurò loro un insperato calcio di rigore. Il capitano belga Van der Eycken portò il risultato in parità. Ciò avrebbe potuto fiaccare i favoriti tedeschi, ma accade invece l’inverso. I ragazzi di Derwall pigiarono nuovamente sull’acceleratore e a due minuti dallo scadere conquistarono un prezioso corner. Dalla bandierina Rummenigge mise la palla al centro dell’area e Hrubesch con un imperioso stacco di testa anticipò Pfaff in uscita regalando così la vittoria finale ai tedeschi. Una vittoria certamente meritata che vide la sbarazzina Germania di Derwall giocare scampoli di gran calcio. Rivelazione assoluta del torneo fu il giovane Schuster, designato come il miglior calciatore della manifestazione, mentre erano ben sei i calciatori tedeschi a figurare nell’ UEFA “top team” di Italia ’80: Briegel, K.H. Foerster, Rummenigge, Schuster, Müller, Allofs. Quest’ultimo risultò anche il capocannoniere del torneo grazie ai tre gol segnati contro l’Olanda. A Rummenigge invece fu conferito, a fine anno, il prestigioso Pallone d’oro, titolo che bisserà anche l’anno seguente quando si affermerà definitivamente col Bayern come il miglior attaccante d’Europa. Nel 1980 la Germania Ovest conquistava così il suo secondo oro europeo, dopo il precedente del ’72, con una squadra che negli undici titolari ripresentava solo quattro degli uomini che avevano partecipato ai mondiali d’Argentina. Una rivoluzione, quella di Derwall, che aveva dato alla fine i risultati sperati.


    (fine)

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  29. Forse è troppo lungo. Vedi tu, al limite lo taglio...

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  30. Ho appena visto su RaiDue un servizio sulla Germania di Stefano Bizzotto. Nel tratteggiare la possibile formazione titolare il noto telecronista ha stilato questi nomi

    Neuer

    Boateng, Mertesacker (Hummels), Badstuber, Lahm

    Schweinsteiger, Khedira

    T. Mueller (Reus), Oezil, Podolski (Goetze)

    Klose (Gomez)


    L'uomo più per i tedeschi, secondo Bizzotto, potrebbe essere Oezil.

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  31. Bizzotto, oltre ad essere il miglior giornalista della Rai, è anche altoatesino quindi informatissimo sulla Bundesliga e sul calcio tedesco.

    La sua formazione mi pare assolutamente attendibile.
    Con Hummels al posto di Mertesacker che non è al 100 % e Gomez al posto di Klose.

    Su Özil, sarà forte quanto volete, ma in nazionale, partita contro il Ghana a parte, lui si sbloccava quando la squadra (Klose e Müller su tutti) iniziava a girare, non è mai stato trascinatore.

    Al Real non lo so perchè l'ho seguito poco, però la sensazione è che sia migliorato molto.

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    1. Secondo te Reus può diventare un campione? E in che ruolo lo vedi meglio, nella trequarti destra, centrale o addirittura come finto centravanti alla Messi?

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    2. concordo in toto, fra l'altro la professionalità di bizzotto si vede anche quando commenta i tuffi, l'hockey e le gare di slittino, davvero il miglior giornalista rai e molto attento al calcio giovanile.

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    3. Non sono un grande esperto di tattica, ma credo il suo ruolo sia trequartista. Se parte dall'esterno ancora meglio..

      Per capire se diventerà un campione bisogna vedere che impatto avrà sulle grandi partite..

      Quindi bisogna aspettare EURO 2012 e CL.

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    4. Ho letto sull'edizione online del Kicker che Loew sta provando in allenamento Reus come punta centrale...

      http://www.kicker.de/news/fussball/em/startseite/569123/artikel_loew_gedankenspiele-um-reus.html

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  32. Bizzotto è un idolo assoluto.

    Pagherei di tasca mia per avere una pay per view in italiano che trasmetta solo calcio tedesco, con le partite commentate da Bizzotto e Nicolodi (altro grande VERO appassionato di Bundes).

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  33. Ragazzi non so se ne avete già parlato ma sembra che siano state rese note le richieste di squalifica della DFB dopo il tribolatissimo spareggio tra Fortuna ed Hertha.

    Si prevedono autentiche stangate per i berlinesi, visto che Kobiashvili rischia addirittura 1 anno di stop (sembra che abbia dato un colpo all'arbitro quando quest'ultimo è andato a parlare coi giocatori per farli rientrare in campo) poi 6 giornate a Lell, 5 a Kraft e 4 a Mijatovic.

    Alla faccia di Preetz che ha avuto pure il coraggio di fare ricorso...

    Per il neopromosso Fortuna il solo Lambertz rischia due turni di squalifica.

    Circa il fitto lancio di fumogeni da parte dei tifosi dell'Hertha e dell'invasione di campo dei tifosi di casa credo a questo punto che se la caveranno entrambi con una salatissima multa.

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  34. Ho letto, carriera quasi finita per Kobiashvili, almeno ad alti livelli.

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